Torrino di Santa Rosa

i tabernacoli di firenze

IL TABERNACOLO

Tabernacolo

Il tabernacolo ospita un affresco raffigurante la Pietà con la Madonna e i santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena, l’affresco fu commissionato dalla Compagnia dei laici per ornare la facciata dell’Oratorio di Santa Rosa. Attribuito in antico a Domenico Ghirlandaio e alla sua cerchia (1448-1494), poi dal Berenson interrogativamente a Jacopo del Sellaio, nello studio più accurato che ebbe luogo dopo il distacco del 1957 si attribuì ad un’artista fiorentino del secolo XVI, che poteva corrispondere a Ridolfo del Ghirlandaio (1483-1561) ai suoi inizi di carriera, appuntando però che la Maddalena mostrava una vicinanza con lo stile di Luca Signorelli. L’opera viene collocata nel terzo decennio del secolo XVI.

Affresco

L’affresco rappresenta al centro la figura dolente della Madonna, reclinata sul corpo di Gesù, con ai lati San Giovanni e Maria Maddalena ai lati e sullo sfondo un paesaggio che potrebbe far pensare alle rive dell’Arno. In alto tre angeli recano in mano gli strumenti della Passione. Come propose Bargelli, le torri che vi si scorgono potrebbero far pensare a San Barnaba non per nulla detto “a Torri”.

LA STRADA

Oratorio Santa Rosa

Il tabernacolo collocato a ridosso del Torrino di Santa Rosa, sulle mura risalenti all’edificazione degli anni 1284-1333 è legato alla storia del monastero di Santa Maria in Verzaia che le monache di S. Barnaba a Torri in val di Pesa fecero edificare nel 1323 fra la porta a S. Frediano e il fiume. Annesso al convento c’era un piccolo oratorio, dedicato a Santa Rosa, che accoglieva una compagnia di laici chiamata Compagnia di Santa Rosa al Cantone. Il complesso monastico passò nel 1345 ai frati Guglielmiti di Sant’Antimo (SI) che lo amministrarono fino al 1564. Prima che la città venisse cinta d’assedio nel 1529, il convento venne abbattuto dagli stessi fiorentini per fare attorno alle mura terra bruciata ma l’oratorio rimase forse per rispetto all’affresco attribuito a Ridolfo del Ghirlandaio.

I RESTAURI

Nel 1856

L’opera si trovava in pessime condizioni quando nel 1856 il governo di Toscana, col consenso della famiglia Antinori, ne dispose il restauro. Oltre a questo, ordinò che a ridosso della torre con cui terminano le mura di San Frediano venisse eretto il tabernacolo in stile gotico, per proteggere la sacra immagine dato che, ormai da molti anni, la stessa si trovava isolata sotto il portico del vicino Oratorio di S. Rosa. Il tabernacolo monumentale fu realizzato in forme neogotiche nello stesso anno su progetto dell'architetto Felice Francolini, anche se alcuni studiosi hanno notato che i disegni presenti all'Archivio storico del Comune di Firenze recano la firma dell'architetto Mariano Falcini.

Nel 1998 e nel 2023

Nel 1998 l’opera fu restaurata dalla ditta R.A.M. grazie a un finanziamento dei marchesi Antinori.
A cavallo tra il 2022 e il 2023 il Comune di Firenze ha restaurato l’affresco e la cornice lapidea che lo circonda grazie all’interessamento del Comitato Tabernacoli dell'Associazione Amici dei mUsei e e con una donazione di Friends of Florence. Il restauro dell’affresco è stato effettuato da Bartolomeo Ciccone mentre l’intervento sulla cornice lapidea è stato curato da Stefano Landi.
Sotto l’opera c’è una lapide in marmo che ricorda come essa fu ricollocata in questo posto a spese del Regio Erario e del Comune di Firenze.

GALLERIA FOTOGRAFICA

Tabernacolo

Torrino di Santa Rosa

Particolare

Torrino di Santa Rosa

Affresco

Pietà con la Madonna e i santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena

Restauro

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