La laguna è sempre stata una fortezza naturale che proteggeva gli abitanti della città dagli invasori, poiché le sue terre paludose e le zone umide non permettevano un facile accesso. Il paesaggio della laguna è di eccezionale bellezza, una prova che la laguna di Messolonghi, con le sue acque calme, ha toccato le anime dei nostri grandi poeti e scrittori. Il grande poeta inglese Lord Byron, innamorato della laguna di Messolonghi e dei suoi tramonti, visse e morì qui. Immagini affascinanti e colori si riflettono nelle acque tranquille della laguna, godendo di uno dei tramonti più mozzafiato, con vista sulle "pelades" (case dei pescatori) ormeggiate pigramente su pali di legno. Le recinzioni delle "ivaria" (luoghi di lavoro dei pescatori) sono lo scheletro del paesaggio lagunare, ma anche un modo di pescare. Le "ivaria" si aprono e si chiudono in base alle stagioni e i pesci vengono sfruttati dai pescatori e dagli uccelli acquatici, tutti integrati nel paesaggio. L'"Ivari" è un pascolo ittico ricco di plancton, alghe, piccoli granchi, gamberetti e altre piccole creature che i pesci amano.