Bari: seguendo San Nicola e il profumo del mare

Benvenuti a Bari, una città che incanta i sensi con il suo ricco patrimonio storico e le sue meraviglie naturali. Che siate qui per la prima volta o per la centesima, non potrete mai essere sazi del suo profumo avvolgente, dei suoi angoli suggestivi, delle sue golosità irresistibili e di San Nicola, il santo patrono della città, che regna sovrano nei cuori e nelle menti dei suoi abitanti.

Lasciatevi guidare e scoprite alcuni degli angoli meno conosciuti ma dal profondo spirito barese

Cosa mangiare

A Bari, oltre all’iconico “crudo di mare” e ai piatti tipici della cucina pugliese come orecchiette, focaccia, taralli e friselle, ci sono alcune prelibatezze meno conosciute ma altrettanto deliziose da assaggiare:

  1. Cime di Rapa Selvatiche: Le cime di rapa selvatiche, o “broccoletti selvatici”, sono un’insalata amara tipica della regione. Spesso vengono utilizzate nella preparazione della famosa “pasta con le cime di rapa”, un piatto tradizionale e saporito da non perdere.

  2. Panzerotto: Un piccolo calzone fritto, ripieno di un cuore morbido e gustoso di pomodoro, mozzarella, a volte, prosciutto e formaggio ma non solo. Il panzerotto barese è un simbolo di convivialità e genuinità, ideale da gustare caldo e appena fritto, magari accompagnato da una fresca birra o da un bicchiere di vino locale. 

  3. “Brasciòle” di Cavallo: Preparati con cura e tradizione, gli involtini di carne di cavallo sono farciti con aglio, lardo, prezzemolo, pecorino e pepe, poi cotti lentamente nella salsa di pomodoro fino a raggiungere una morbidezza irresistibile. Il succulento sugo che ne risulta diventa poi la perfetta compagna delle tipiche orecchiette baresi, creando un connubio di sapori unico e indimenticabile.

  4. Castagnelle: Nonostante il nome, non hanno nulla a che fare con le castagne; si tratta piuttosto di piccoli biscotti dolci tipici del periodo natalizio, preparati con farina, mandorle tostate e tritate, e cacao amaro. Tagliati a scacchiera e cotti brevemente in forno, diventano fragranti e irresistibili.  

  5. Purciduzzi: Questi sono dolci natalizi tipici della tradizione barese, simili a biscotti, preparati con una pasta di farina, zucchero, mandorle e strutto, aromatizzati con scorza di limone e vino cotto. Sono una delizia da gustare durante le festività natalizie.

Usanze locali, tradizioni e feste

A Bari, il culto di San Nicola è una tradizione radicata nel cuore della città, celebrata con due grandi feste all’anno.

Il 6 dicembre, giorno della sua morte, è un evento sentito non solo dai locali ma anche dai fedeli ortodossi provenienti da tutta Europa. Durante questa festa, le donne nubili compivano un rito antico, girando attorno a una colonna nella cripta della basilica per attrarre il matrimonio. La colonna “miracolosa” è ancora presente, anche se protetta da una gabbia, dove i desideri d’amore possono essere incastrati tra le sue fenditure.

Ma è a maggio che Bari esplode in una festa spettacolare per la traslazione delle spoglie di San Nicola. Il 7 maggio inizia con un sontuoso corteo storico dalla Piazza Federico II di Svevia alla basilica, seguito dalla liturgia religiosa che inizia alle prime luci dell’alba. La processione, con la statua di San Nicola a bordo di una barca, illumina le strade con luci e colori, mentre la città è animata da spettacoli di musica e danza. Il 9 maggio, per l’anniversario dell’arrivo delle spoglie di San Nicola, la città è in fermento con la santa messa e il rito miracoloso della manna, dove si raccoglie l’acqua che si crede stilli direttamente dalle ossa del Santo. Le strade sono chiuse al traffico, quindi è meglio muoversi con i mezzi pubblici o accettare l’ospitalità di un amico barese!

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