i Tabernacoli di Firenze

Piazza Sant’Ambrogio angolo via de’ Macci

IL TABERNACOLO

Sant'Ambrogio benedicente

il Sant’Ambrogio policromo di Giovanni della Robbia, con il suo originale tabernacolo, ci riporta al tempo della venuta del Vescovo di Milano nella Florentia dei primi secoli, ancora per molti versi pagana, dove il Santo, contrastando il culto degli idoli, esortando alla purezza e alla castità e infervorando, con i suoi sermoni, la comunità fiorentina, ottenne alfine molte conversioni.

Tabernacolo

Realizzato da Giovanni della Robbia attorno al 1525 circa, il tabernacolo ha ritrovato, grazie all’ottimo restauro, la vivezza dei colori che ne rendono preziosi i particolari: il mantello damascato, la mitria, i ricchi guanti gemmati e la conchiglia blu della nicchia.

LA STRADA

VIA DE' MACCI

I Macci erano una ricca famiglia ghibellina che possedeva diversi edifici presso via Calzaiuoli. Tuttavia, durante le lotte politiche tra guelfi e ghibellini, i loro beni vennero confiscati e furono costretti a ritirarsi in questa zona, al tempo tra le più povere del centro di Firenze. Qui Caio Macci fondò l'ospedale e convento di San Francesco al Tempio de' Macci, nel 1335, in memoria del padre Francesco. Prima di prendere il nome attuale la strada aveva avuto diverse intitolazioni poiché era suddivisa n tratti più brevi.

AUTORE

Giovanni della Robbia

(Firenze, 19 maggio 1469 – 1529/1530) Fu uno scultore e ceramista italiano, si specializzò nella tecnica della ceramica policroma invetriata, specialità della bottega di famiglia alla quale si dedicò con successo. Accentuò il carattere policromo delle sue opere, aggiungendo nuovi colori alla tradizionale bicromia blu/bianco dei suoi predecessori.

Lo Scultore

(Firenze, 19 maggio 1469 – 1529/1530) La ricchezza di colori dell'opera è tipica dello stile dell'autore. Nel medaglione del peduccio, lo stemma della Città Rossa, con le mura, le torri e la chiesetta è la commovente testimonianza della devozione di quel quartiere che ebbe il privilegio di accogliere Sant’ Ambrogio.

Curiosità

A commissionare l’opera fu una di quelle brigate popolari, chiamate Potenze. Queste erano sorte tra laici alla metà del Trecento e organizzavano i festeggiamenti in occasione delle varie ricorrenze. Nella zona di Sant’Ambrogio operava la Potenza della Città Rossa, così detta per la vicinanza di una fornace di mattoni e per il colore delle case costruite tutte in quel materiale a vista.

ALTRE INFORMAZIONI

Informazioni

AMICI DEI MUSEI FIORENTINI ODV - COMITATO PER IL DECORO E IL RESTAURO DEI TABERNACOLI Scheda di Giuliana Righi - Restauro: Filippo Tattini - Restaurato a cura di Friends of Florence con il contributo di The Peter Fogliano & Hal Lester Foundation (2020)

FOTOGRAFIE

Tabernacolo

Piazza Sant'Ambrogio angolo Via de' Macci

Dettaglio: volto

Piazza Sant'Ambrogio angolo Via de' Macci

Tabernacolo restaurato

Piazza Sant'Ambrogio angolo Via de' Macci

guarda gli altri luoghi parlanti intorno a te

Get Directions

show options hide options
This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.