i Tabernacoli di Firenze

Piazza San Felice N. 6

IL TABERNACOLO

Pietà

Lo scultore non si limitò alla semplice lapide con i nomi dei Caduti, ma, nella forma devozionale del tabernacolo e con la statua bronzea della Pietà, intese proporre ai passanti un angolo di preghiera, oltre che di ricordo. Quest'opera fu costruita onorare la memoria dei Caduti del rione di Santo Spirito nella Prima Guerra Mondiale.

Tabernacolo

La piccola architrave ad arco, poggiata su colonnine binate, ci richiama evidentemente forme architettoniche del Rinascimento fiorentino risultando sobria ed elegante: e non era facile confrontarsi, in uno spazio tanto ravvicinato, con il bel portale della Chiesa di San Felice qui a fianco attribuito al grande Michelozzo.

LA STRADA

PIAZZA SAN FELICE

Prende il nome dalla Chiesa di San Felice di Paola, che contiene opere di grandissimo valore. La colonna al centro della piazza, in bel marmo variegato di Serravezza, ci ricorda una pagina di storia fiorentina: fu fatta costruire da Cosimo I dopo la vittoria contro Siena, a Scannagallo presso Marciano, il 2 agosto 1554. Secondo il progetto, doveva sostenere la statua della pace ma non venne mai completata per questa ragione nel 1838, in un contesto storico assai diverso, il Granduca Leopoldo II la fece rimuovere. Tuttavia, la colonna medicea fu recentemente ricollocata in questo suo luogo originale come testimonianza storica.

AUTORE

Luigi Luparini

(Firenze 1887 - 1943) Si formò all'Accademia di belle arti di Firenze tra gli allievi di Augusto Rivalta. Nel 1917 partecipò all'Esposizione Nazionale d'Arte presso la Regia Accademia di Brera e Società per le Belle Arti presentandovi la scultura in bronzo "Putto per Fontana".

Lo scultore

(Firenze 1887 - 1943) Negli anni venti partecipò alla cosiddetta "monumentomania" e, tra le molte opere, scolpì il monumento ai caduti fin qui descritto. Al cimitero delle Porte Sante realizzò la tomba per i coniugi Della Porta. Nel 1924 divenne professore ordinario nell'Accademia. Nel 1942 partecipò con altri artisti toscani alla mostra d'arte di Düsseldorf.

Curiosità

L'animazione patriottica della piazza San Felice, durante i moti risorgimentali, ci è raccontata, con commossa partecipazione, dalla poetessa inglese, Elizabeth Barrett Browning, la quale tutto vedeva e registrava dalle finestre della casa in cui abitava (casa Guidi). La Barrett e il marito Robert Browning, ambedue celebri poeti, erano venuti a vivere in Italia quando si erano sposati, dopo una romantica storia d'amore contrastata dalla famiglia di lei. Da quelle finestre la poetessa, costretta ad una vita ritirata dalla sua salute cagionevole, tutto guardava parteggiando per i rivoluzionari.

ALTRE INFORMAZIONI

Informazioni

AMICI DEI MUSEI FIORENTINI ODV - COMITATO PER IL DECORO E IL RESTAURO DEI TABERNACOLI Scheda di Chiara Sestini e Doretta Ermini - Restauratore: Daniela Valentini - Restauro a cura del Comune di Firenze (2007)
Tabernacolo di proprietà del Comune di Firenze

FOTOGRAFIE

Tabernacolo

Piazza San Felice n. 6

Scorcio

Piazza San Felice n. 6

Targa Commemorativa

Piazza San Felice n. 6

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