PIEve delle sante flora e lucilla

i luoghi di padre ernesto balducci

BIOGRAFIA

ORDINAZIONE

Grazie all’interessamento di un amico della madre originario di Santa Fiora, Domenico Bulgarini (scrittore, agente librario e successivamente anche editore) il 12 novembre 1934 entrò nello 'Speranzinato', il collegio dei padri scolopi di Empoli. Il 12 settembre 1937 vestì l’abito religioso nella casa di noviziato scolopica di Finalborgo e l’anno successivo, il 25 settembre, emise i voti semplici con il nome di Giacomo di Cristo Re. Venne ordinato sacerdote il 26 agosto 1945.

SANTA FIORA (GR)

La chiesa si trova a pochi metri dalla casa natale di Balducci. Dato il suo profondo legame con la città natale, non c'è da stupirsi se scelse di celebrare qui la sua prima Messa.

GLI STUDI

Durante la permanenza nello studentato filosofico-teologico interprovinciale italiano dell’ordine degli Scolopi, si mostrò insofferente per una formazione spirituale improntata alla coltivazione delle virtù passive (che educavano all’ascetismo e all’obbedienza) e a un primato della pietà sulla scienza spinto al limite di una vera e propria diffidenza per uno studio che andasse al di là di quello previsto dai programmi scolastici. I diari del seminario attestano l’intensità e la determinazione dello sforzo di Balducci di costruirsi un percorso formativo autonomo, rielaborando in modo personale i contenuti delle sue letture (di tipo sia letterario sia filosofico) e cercando di mettere a punto una propria visione del mondo nel cui orizzonte iscrivere in modo originale il senso della sua vocazione religiosa.

CITAZIONE

E. Balducci, “La Mariologia viva”

«Noi non possiamo ereditare dal passato la Parola di Dio irrigidita nelle forme di meditazione con cui è stata arricchita: dobbiamo rimeditarla noi, nel nostro cammino.»

DA VEDERE

Madonna della Cintola

Nella pala robbiana possiamo ammirare la Vergine che dona la cintura a San Tommaso apostolo mentre è innalzata dagli angeli. Assistono alla scena alcuni santi, tra i quali Santa Flora, che tiene in mano la palma, simbolo del suo martirio. Nella predella sono raffigurate scene della vita di Cristo.

Trittico robbiano

Il trittico con l'Incoronazione della Vergine, le Stimmate di San Francesco e San Girolamo penitente è una delle prime opere di Andrea della Robbia. Fu realizzata negli anni settanta del XV secolo e costituisce anche una prima testimonianza delle opere robbiane nei monasteri bernardiniani.

Battesimo di Gesù con San Giovanni e gli Angeli

La fonte battesimale è opera di Andrea della Robbia. I colori della terracotta invetriata, bianco, blu, verde acqua, insieme alla dovizia di particolari, colpiscono l’attenzione dei visitatori per la loro bellezza immutata nel tempo. Contornano la scena del battesimo rilievi di foglie e frutti, tra i quali la melagrana, simbolo degli Sforza.

FOTOGRAFIE

Pieve delle Sante Flora e Lucilla

Santa Fiora

Targa

Presso la casa natale

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