via faenza n. 42

i tabernacoli di firenze

IL TABERNACOLO

Madonna col Bambino

La composizione mostra un vivace San Giovannino in primo piano, disteso come un nume antico, e quindi - in successione, da destra a sinistra - San Carlo Borromeo, in mozzetta e cotta, nel suo scarlatto abito cardinalizio, semi inginocchiato. Alle sue spalle c'è un altro religioso, dallo sguardo intenso, con barba bianca, identificato tradizionalmente con San Filippo Neri, anche se non vi sono elementi obiettivamente convincenti per considerarlo tale. Quindi, il gruppo della Vergine col Bambino e - alla loro destra – un canuto San Giuseppe e un giovane San Rocco, in veste di pellegrino con un bizzarro copricapo ornato da un fermaglio di singolare fattura, con aculei di istrice.

Tabernacolo

Il tabernacolo è piuttosto semplice, presenta una base su mensole e l'edicola centinata di pietra serena. Si trova sulla parete esterna del monastero di Sant'Onofrio chiamato popolarmente e comunemente "di Fuligno”, perché occupato da monache provenienti da quella località umbra.

LA STRADA

Via Faenza

Un tempo questo primo tratto di strada, tra piazza Madonna degli Aldobrandini e via Nazionale, si chiamava borgo di Campo Corbolini e dava il nome alla Porta, posta nell'attuale piazza Madonna degli Aldobrandini, che faceva parte della cerchia di mura del 1172. A fine Duecento, con la costruzione della nuova cerchia muraria, la Porta di Campo Corbolini venne demolita e il borgo mutò nome: dapprima si chiamò via della Stipa poi, dal 1870, via Faenza, comprendendo anche il tratto che conduce alla Fortezza. Qui, presso l'odierna piazza del Crocifisso, venne edificata la Porta a Faenza dal nome delle monache vallombrosane seguaci della Beata Umiltà di Faenza che avevano nei pressi il loro monastero.

AUTORE

Giovanni da San Giovanni

(San Giovanni Valdarno, 20 marzo 1592 – Firenze, 9 dicembre 1636) Giovanni Mannozzi, noto come Giovanni da San Giovanni, eccellente maestro, pittore, affrescatore, è stato uno dei maggiori decoratori fiorentini del primo Seicento. Si distingue fin da subito per opere ad affresco di soggetto decorativo: cappelle private, tabernacoli e facciate di ricche dimore patrizie fiorentine.

L'artista

(San Giovanni Valdarno, 20 marzo 1592 – Firenze, 9 dicembre 1636) Il dipinto della Madonna col Bambino in Via Faenza è riferibile alla maniera di Giovanni e a lui attribuito, così come il tabernacolo di Via Guelfa e quello sotto la Volta Vecchia. Si tratta di una serie di opere di ringraziamento, commissionate da chi era scampato alla pestilenza.

Curiosità

Tutte le fonti storiche concordano con l'indicazione dell'ubicazione originaria del tabernacolo, ossia nella Via Nuova (attualmente, Via Bernardo Cennini), di fronte all'antico convento di Sant'Antonio. Nel 1923 il tabernacolo venne spostato in Via Faenza, dove è visibile ancora oggi.

GALLERIA FOTOGRAFICA

Tabernacolo

Via Faenza 42

Madonna col Bambino

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Targa

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