monumento ai martiri di niccioletta
i luoghi di padre ernesto balducci
BIOGRAFIA
STRAGE DI NICCIOLETA
Si tratta di un eccidio nazifascista avvenuto tra il 13 ed il 14 giugno 1944 e durante il quale furono massacrati 83 uomini. Un reparto di polizia militare composto da ufficiali tedeschi e soldati italiani, giunse a Niccioleta per punire i suoi abitanti che, come era accaduto in molte zone del grossetano, avevano rifiutato di presentarsi ai posti di polizia fascisti e tedeschi di Massa Marittima.
LA PERDITA
Nell'eccidio persero la vita molti amici d’infanzia di padre Balducci. Oggi alcuni di loro sono sepolti accanto alla tomba di Ernesto. Il ricordo degli amici e di questa strage ricorre frequentemente negli scritti di Balducci.
IL SOGNO DI UNA COSA
Nel libro Balducci racconta l'eccidio di Niccioleta con commozione e rimorso. Egli sente come un oscuro senso di colpa e un imperativo che lo induce a rimanere fedele alle sue origini ed a lavorare quindi, sia dal punto di vista civile, sia sul piano della fede, perché gli ultimi veramente siano i privilegiati nell’attenzione che è loro dovuta dal punto di vista umano, politico e culturale. Inoltre, quando i caduti santafioresi furono riesumati per essere sepolti nel loro paese, fu incaricato di tenere l’orazione funebre ufficiale.
CITAZIONE
E. Balducci, “Il sogno di una cosa”
«Quando le 23 bare (…) vennero portate al nostro paese, un urlo si levò dalla folla. Io ero stretto fra la gente. Non ero uno spettatore. Ero un traditore. Me ne ero andato per una strada dove uno passa per rivoluzionario solo per aver scritto un articolo che può compromettergli la carriera.»