Michelangelo Buonarroti
PERSONAGGIO
MICHELANGELO BUONARROTI
Michelangelo fu architetto, scultore, pittore, poeta (Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche la drammatica conclusione. Apprendista dal 1487 nella bottega del Ghirlandaio, intorno al 1489 venne in contatto presso il giardino di S. Marco, domicilio della collezione di antichità della famiglia Medici, con la statuaria classica e la filosofia neoplatonica, componenti essenziali per lo sviluppo della sua produzione artistica. Se dell'ambiente fiorentino e romano respirò la complessa atmosfera religiosa, letteraria, filosofica, la Bibbia, Dante e i suoi commentatori e Petrarca rimangono le fonti più dirette della sua cultura che traspaiono dall'opera letteraria e, certamente più sfumate e intrecciate con simboli più specificamente figurativi, nell'elaborazione della sua opera artistica. Morì a Roma: il suo corpo fu portato a Firenze dove ebbe esequie solenni in S. Lorenzo e fu sepolto in S. Croce.
LA PIETÀ
L'opera è databile tra il 1497 e il 1499 e viene considerata il primo capolavoro dell'artista, allora poco più che ventenne, nonché una delle maggiori opere d'arte che l'Occidente abbia mai prodotto. Gli venne commissionata dal cardinale francese J. Bilhères per la sua tomba in S. Petronilla a Roma. L'opera suscitò ammirazione universale per il carattere di perfetta armonia, grazia e bellezza.
"L’ottimo scultore non concepisce un’idea che il solo marmo non contenga già in sé, con la parte superflua, e la mano riesce a raggiungerla solo se ubbidisce al pensiero."
Michelangelo sceglieva personalmente i blocchi di marmo per realizzare le sue sculture. Credeva che l'opera d'arte fosse già dentro al blocco e il compito dell'artista fosse "tirarla fuori" grazie all'abilità delle mani e all'intelletto. L’idea della missione dell’artista, il ‘togliere il superchio’ che circonda l’opera, idealmente già racchiusa nel marmo, già esposta da Plotino, è ripresa dal Ficino.
CURIOSITÀ
Latte e marmo
Michelangelo ebbe sempre una predilezione per la scultura, rispetto alla pittura (nonostante eccellesse in entrambe le arti). c'è chi crede che il motivo di ciò sia legato alla sua infanzia. Quando la famiglia viveva a Settignano il piccolo Michelangelo venne affidato alle cure di una balia, moglie di uno scalpellino. Settignano era infatti famosa per essere la città degli scalpellini, poiché in quel territorio si estraeva la pietra serena. Questo ambiente segnò molto il giovanissimo Michelangelo, che, per spiegare il suo amore per la scultura, era solito dire che fosse nato nel paese degli scalpellini e per questo era stato allattato dalla balia con “latte e polvere di marmo”.
La firma
La stupefacente bellezza della Pietà, che rasentava la perfezione, portò alcuni contemporanei ad attribuire l’opera a un artista lombardo, non credendo che uno scultore giovane come Michelangelo potesse concepire un’opera simile. Per tutta risposta il giovane artista incise sulla fascia che attraversa il petto della Madonna le parole: MICHAEL.ANGELVS.BONAROTVS.FLORENT.FACIEBAT (cioè “fatto dal fiorentino Michelangelo Buonarroti”). Quella fu la prima e ultima volta che Michelangelo firmò un’opera.
Il blocco difettoso
La celeberrima scultura del David, nata da un blocco di marmo di Carrara "difettoso" che Michelangelo trasformò in uno dei suoi più grandi capolavori. Conscio che l'opera fosse già presente nel blocco di marmo e dovesse solo essere "tirata fuori", Michelangelo accettò la sfida e creò una delle sue opere più iconiche. Inizialmente, il David fu collocato in Piazza della Signoria di fronte a Palazzo Vecchio a Firenze. Oggi, la statua originale è esposta nella Galleria dell'Accademia a Firenze.
BUSTI
Fondazione Romualdo Del Bianco
Istituita negli anni '90 a Firenze grazie alla visione di un imprenditore illuminato, il suo obiettivo principale è quello di facilitare incontri e scambi culturali tra giovani provenienti da culture e paesi diversi. Il motto della Fondazione, "Per la pace nel mondo, tra i giovani di Paesi diversi, con la Cultura, incontrarsi, conoscersi, comprendersi per sviluppare l'amicizia tra i popoli", riflette il suo impegno per promuovere la comprensione interculturale e l'amicizia tra le nazioni.
La Fondazione promuove attivamente il rispetto per la diversità delle espressioni culturali e lavora per sviluppare rapporti di amicizia tra i popoli attraverso una serie di iniziative internazionali. Questi incontri avvengono preferibilmente in luoghi culturali o siti del patrimonio culturale, evidenziando l'importanza della cultura nel processo di costruzione di ponti tra le comunità. La Fondazione Romualdo Del Bianco opera senza fini di lucro, impegnandosi nella promozione e realizzazione di progetti, ricerche, pubblicazioni, premi e borse di studio che promuovono il dialogo tra culture. Il suo impegno per il "Patrimonio per il Dialogo tra Culture" si riflette nelle sue attività e nei suoi programmi, mirando a creare un mondo più inclusivo e solidale attraverso la cultura e l'educazione.
I busti di Michelangelo nel mondo
n occasione di celebrazioni di ricorrenze particolarmente significative per le istituzioni donatarie, la Fondazione Romualdo Del Bianco® ha donato a quattro istituzioni educative e culturali un busto di marmo bianco statuario di Carrara raffigurante Michelangelo, uno dei simboli della genialità artistica italiana nel mondo. Questi busti sono stati offerti come sigillo dei rapporti di amicizia e di collaborazione esistenti da tempo.
I Busti
Attraverso la donazione di busti realizzati in Marmo bianco di Carrara, la Fondazione Romualdo Del Bianco ha rafforzato i legami di amicizia e collaborazione con numerose IStituzioni italiane e internazionali e ha raccontato il valore della pregiata arte italiana individuando alcune figure rappresentative del Patrimonio mondiale. Il busto raffigurante Michelangelo Buonarroti è esposto in diverse sedi in tutto il mondo: Palazzo Coppini (Firenze, Italia), Università della Tecnologia (Varsavia, Polonia), Politecnico Tadeusz Kościuszko (Cracovia, Polonia), Ministero della Cultura e delle Antichità del Bahrain (Manama, Bahrain), Biblioteca Statale della Repubblica di Moldavia (Chisinau, Moldavia).
OPERA
Il busto e il suo autore
"Michelangelo e le arti del disegno" è uno splendido busto dello scultore Dino De Ranieri di Pietrasanta, intagliato dal pregiato marmo bianco Carrara estratto dalla Cava Michelangelo sulle Alpi Apuane in Toscana. Quest'opera, dal peso di circa 250 kg e dalle dimensioni di circa 85x55x40 cm, rappresenta un tributo all'eccezionale genio artistico di Michelangelo Buonarroti. De Ranieri, riflettendo sul lavoro, sottolinea come il ritratto figurativo sia spesso sottovalutato come una forma d'arte di minor valore creativo, ma egli crede fermamente nell'opposto. Afferma che solo un artista in grado di padroneggiare le tecniche artistiche può infondere vera "vita" al ritratto di Michelangelo Buonarroti, riconoscendolo come colui che ha saputo avvicinare l'arte a Dio.
Busto I
Palazzo Coppini, Firenze
Busto IV
Arab Regional Centre for World Heritage - Manama, Bahrain
Busto II
Warsaw University of Technology - Warsaw, Poland
Busto V
National Library of the Republic of Moldova - Chisinau, Republic of Moldova