Via dell'albero
angolo Via della Scala
angolo Via della Scala
i tabernacoli di firenze
IL TABERNACOLO
Madonna del Giglio
Il tabernacolo ospita una "Madonna del Giglio" realizzata negli anni '50 da Pellegrino Banella su richiesta del "Comitato per l'estetica cittadina" per riempire il tabernacolo rimasto vuoto. Realizza così un bassorilievo in cemento che ritrae una giovane vergine seduta con in mano un giglio che simboleggia la purezza oltre che la città di Firenze.
Tabernacolo
Il tabernacolo ha una cornice in pietra serena centinata del 18° secolo, una tettoia da cui pende una lanterna e in basso a sinistra un elemosiniere in pietra, per raccogliere le offerte.
LA STRADA
VIA DELL'ALBERO
La piccola strada attraversava gli orti dell'Ospedale di Santa Maria della Scala e deve il suo nome proprio alla presenza di un grande albero.
L'ospedale fu fondato nel 1310 da Cione di Lapo Pollini su ispirazione dell'omonima struttura senese dalla quale dipendeva. Nel 1536 l'ospedale fu chiuso e la struttura passò alle monache camaldolesi di San Martino al Mugnone che lo ristrutturarono costruendo il Convento e la chiesa di San Martino della Scala. Ci rimasero fino al 1866. Adesso la struttura ospita una sede del Tribunale dei Minorenni di Firenze.
AUTORE
Pellegrino Banella
(Allerona, Terni 1920 - Firenze 1990)
Scultore attivo nella seconda metà del '900 e importante restauratore nelle Gallerie di Firenze e per l'Opificio delle Pietre Dure. Suo è il restauro del Crocifisso attribuito a MIchelangelo esposto nella Chiesa di Santo Spirito, del il Crocifisso del Brunelleschi in Cappella Goddi a Santa Maria Novella e della Maddalena di Donatello gravemente danneggiata dall'alluvione del 1966.
Scultore attivo nella seconda metà del '900 e importante restauratore nelle Gallerie di Firenze e per l'Opificio delle Pietre Dure. Suo è il restauro del Crocifisso attribuito a MIchelangelo esposto nella Chiesa di Santo Spirito, del il Crocifisso del Brunelleschi in Cappella Goddi a Santa Maria Novella e della Maddalena di Donatello gravemente danneggiata dall'alluvione del 1966.
Lo scultore
(Allerona, Terni 1920 - Firenze 1990)
Banella operò anche al di fuori della Toscana, come attestano alcuni restauri di sculture lignee policrome che egli eseguì in Puglia e Campania negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, oltre al ciborio ed il paliotto per la parrocchiale di Chiesanuova, nella Repubblica di San Marino, sempre in quel periodo.
Banella operò anche al di fuori della Toscana, come attestano alcuni restauri di sculture lignee policrome che egli eseguì in Puglia e Campania negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, oltre al ciborio ed il paliotto per la parrocchiale di Chiesanuova, nella Repubblica di San Marino, sempre in quel periodo.
Curiosità
Il materiale utilizzato dall'artista è il cemento ed è stata una scelta molto inusuale.
A Giugno del 2022 il tabernacolo è stato completato il restauro del Tabernacolo grazie a una donazione privata di una famiglia fiorentina.
A Giugno del 2022 il tabernacolo è stato completato il restauro del Tabernacolo grazie a una donazione privata di una famiglia fiorentina.