PALERMO
La camera delle Meraviglie
CENNI STORICI
Franca Florio
Nella Palermo della Belle Epoque una donna era regina, era moglie, infatti, di Ignazio Florio, uno degli uomini più ricchi della Sicilia. A lei si devono numerose idee che avrebbero reso la Sicilia una terra confortevole per le madri lavoratrici: la creazione di primi asili nido all’interno dei vari stabilimenti Florio, ad esempio. La Regina di Palermo, così era chiamata Donna Franca. Tante leggende circolano attorno alla sua figura, resa celebre dalle curiosità e da coloro che di lei hanno parlato. Alla sua corte artisti, poeti e altri uomini di cultura arrivavano e venivano ammaliati, ma solo lo sguardo restava loro.
Ruggero d'Altavilla
Nella Cattedrale di Palermo è situata la tomba di un grande regnante, capace di unire tutto il Sud Italia e mettere insieme un’esperienza di potere, cultura e prosperità. Una parabola che sarebbe stata destinata a durare nel tempo. Stiamo parlando di Ruggero II d’Altavilla, un norreno, un normanno, un “vichingo”, Chiamato anche Ruggero il Normanno, è nel 1113 che divenne Conte di Sicilia. L’opera di conquista dell’Africa iniziata dal padre Ruggero I necessitava nuovi sforzi. La costruzione di nuove flotte e il rafforzamento dell’esercito erano le basi per la conquista dell’odierna Tunisia e della Libia. L’obiettivo strategico: instaurare un’egemonia nel Mediterraneo al centro del quale porre la Sicilia.
Unni voli mancu a broru
“Non riesce a capire neanche in forma liquida.” È un’opinione rivolta ad una persona incapace di capire quello che viene detto, nemmeno le cose più semplici.
COSA MANGIARE
Pani ca Mìevusa
Il pane con la milza è uno dei piatti da strada più famosi al mondo. La vastedda, un panino grande e rotondo coperto con semi di sesamo, accoglie un ripieno di milza di vitello bollita, a cui spesso viene aggiunto il polmone, entrambi fritti poco prima di consegnare il panino. Può essere servito "schettu", ovvero nella versione classica, oppure "maritatu" con aggiunta di ricotta salata e/o caciocavallo.
Raschiatura
I palermitani hanno inventato questo cibo per evitare sprechi, si tratta infatti di un impasto ottenuto mischiando i vari rimasugli che le friggitorie trovavano nelle teglie a fine giornata. Anziché buttarli, i cuochi palermitani riunivano gli avanzi di patate per le crocché, quello dei ceci per le panelle e creavano dei misti.
Bruciuluni
Gli involtini alla palermitana, conosciuti in città come "bruciuluni" sono rotoli di carne di vitello farciti con uva passa, pinoli, parmigiano, pan grattato, erbe aromatiche, salumi a scelta (mortadella, salame, prosciutto crudo, prosciutto cotto, provola dolce) e uova sode. Ce ne sono infinite versioni ma la più conosciuta è quella in cui vengono cotti in un gustosissimo sugo arricchito con cotiche di maiale e parti grasse e scarti del vitello.
COSA VEDERE
Catacombe dei frati cappuccini
Il Convento dei Cappuccini a Palermo è conosciuto in tutto il mondo per la presenza nei suoi sotterranei di un vasto cimitero che attira la curiosità dei visitatori più impavidi, conosciuto fin dai secoli scorsi e inserito addirittura come tappa obbligata del Grand Tour dei giovani europei nell’Ottocento. Le gallerie furono scavate già alla fine del ‘500 e formano un ampio cimitero di forma rettangolare. Si stima che vi siano conservate circa 8.000 salme. La particolarità però è che i corpi sono esposti e perfettamente conservati grazie al fenomeno della mummificazione.
La stanza di carta
Un luogo sconosciuto ai più in cui potrete imbattervi quasi casualmente passeggiando per le vie del centro. Entrando al suo interno vi sembrerà di fare un tuffo indietro nel tempo: scaffali alti fino al soffitto pieni di libri antichi, edizioni rare e introvabili, e poi una scaletta e un piccolo ballatoio, stanze segrete dietro le librerie e due piccoli salottini per fermarsi un attimo a sfogliare qualche libro. Il proprietario è un signore disponibile e cordiale che vi consentirà volentieri di scattare qualche foto.
La Palazzina cinese
Sembrerà inverosimile eppure a Palermo è possibile trovare la Palazzina cinese. Rientra tra le bellezze nascoste del capoluogo della Sicilia, ed è una delle opere più controverse presenti nel territorio. Si tratta di un edificio molto particolare: infatti, rispecchia appieno lo stile cinese e vanta anche una recente ristrutturazione che ne esalta le caratteristiche orientali. Fatta realizzare durante il periodo borbonico da Ferdinando IV, vero e proprio cultore dell’arte asiatica, che ci ha lasciato un bene dal valore culturale elevatissimo.
ALTRE INFORMAZIONI
B&B HOTELS
B&B HOTELS ha riconosciuto nei Luoghi ParlantiⓇ uno strumento in linea con la filosofia di innovazione e inclusione del gruppo, racchiusa dal claim Only for Everyone. Il progetto, infatti, è volto a stimolare l’attrattività delle destinazioni e ad offrire al visitatore nazionale ed internazionale un’esperienza autentica ed immersiva, trasformando il semplice turista “mordi e fuggi” in un “residente temporaneo” in collaborazione con il Movimento Life Beyond Tourism - Travel to Dialogue.
FOTOGRAFIE
La Camera delle Meraviglie
Palermo
Davide Meo
La stanza di carta
Palermo
Davide Meo
La palazzina cinese
Palermo
Davide Meo