Il khachapuri, spesso definito il “piatto nazionale” della Georgia, è il comfort food invernale ideale.

Questo classico pane lievitato assume la forma di una canoa, che racchiude al suo interno un delizioso ripieno di formaggio sulgani fuso. Per esaltarne la ricchezza, il khachapuri viene adornato con generosi pezzetti di burro e il tocco finale è dato da un uovo rotto sulla sommità. È una combinazione deliziosa che rende il khachapuri una scelta perfetta per riscaldare le giornate invernali.

La churchkhela, probabilmente uno dei cibi georgiani di maggior impatto visivo, cattura l’attenzione con il suo aspetto colorato e penzolante nelle vetrine dei negozi, inducendo spesso i turisti a identificarla erroneamente come una salsiccia. La lavorazione dei churchkhela richiede pazienza e abilità: I fili di noce vengono ripetutamente ricoperti di succo d’uva concentrato, un sottoprodotto della vendemmia annuale. Ogni strato viene lasciato asciugare, creando un esterno gommoso e ceroso che racchiude le noci. Ricche di una combinazione di proteine e zuccheri, le churchkhela hanno svolto un ruolo importante anche in tempo di guerra, rappresentando una fonte affidabile di nutrimento conservabile per l’esercito georgiano. Sebbene oggi siano più comunemente gustati a casa come parte di un pasto o di un caffè, c’è una forte inclinazione a far sì che i churchkhela trovino presto posto sulle tavole dei ristoranti georgiani.