MILANO
CENTRAL STATION
CENNI STORICI
Alessandro Manzoni
Nato e vissuto a Milano, scrive il romanzo storico “I promessi sposi”, un efficace ritratto della società di metà 800 e della città, ora studiato in tutte le scuole italiane. Interessante ripercorrere le ambientazioni dell’opera: il “Lazzaretto”, il luogo di ricovero per malati di peste, di cui rimane l’unica parte originale nella Chiesa di San Carlo al Lazzaretto e alcune colonne trasportate a Palazzo Luraschi, Porta Venezia, allora chiamata Porta Orientale dalla quale Renzo arriva per la prima volta, una targa in Corso Venezia 50 che ricorda l’episodio del pane raccolto per strada.
Gio Ponti
Architetto e designer fra i più influenti del ‘900, laureato al Politecnico di Milano, ha contribuito a disegnare la nuova città e a creare oggetti di uso comune ora esposti nei musei. Tante opere sono raggiungibili in una passeggiata: Palazzo e Torre Rasini, ai bastioni di Porta Venezia, è l’ultimo progetto che realizza con Emilio Lanci, una costruzione in marmo bianco con una torre di mattoni rossi; il grattacielo “Pirellone”, 127 metri di altezza e simbolo della città; il Complesso Montedoria, l’ultima opera milanese in un particolare verde completato nel 1971.
Succede un quarantotto.
È una espressione che è diventata di uso comune in Italia perché ricorda il 1848, l’anno in cui scoppiò la ribellione contro il dominio Austriaco partendo proprio da Milano. Ora quindi “il Quarantotto” rappresenta subbuglio, confusione e “mandare a carte quarantotto” vuol dire far fallire qualcosa. Storicamente i moti del 1848 partirono dalle cinque giornate di Milano: oggi è possibile vedere in alcuni palazzi i segni dei cannoni che il generale Radetzky fu costretto a lanciare per tentare di sedare le rivolte dei milanesi come a casa de Maestri in Corso Venezia, 13.
COSA MANGIARE
Risotto alla Milanese
Il sapore intenso del risotto si deve allo zafferano, al famoso ossobuco e al midollo di bue, con la mantecatura con burro e formaggio. Pare che la sua origine sia legata al Duomo di Milano: Valerio di Fiandra, artista impegnato nella realizzazione delle vetrate della Cattedrale, aveva un aiutante soprannominato Zafferano, perché aggiungeva abitualmente un po’ della pregiata spezia ai colori per ottenere brillantezza. Il maestro era solito dirgli che avrebbe finito con metterlo perfino nel cibo e lui, per scherzo, lo fece davvero, in occasione delle nozze della figlia di Valerio.
Cassoèula
Un piatto tipicamente invernale che deve il suo nome alla casseruola dentro la quale viene preparata. Gli ingredienti sono: le rimanenze meno pregiate della macellazione del maiale, la luganega (antico nome attribuito dai lombardi alla salsiccia), le verze, le costine e spezie varie. Probabilmente, il piatto deriva ed è legato alla ritualità del culto popolare di Sant’Antonio Abate, festeggiato il 17 gennaio, data che segnava la fine del periodo delle macellazioni dei maiali.
Panettone
Il panettone è un dolce tipico milanese associato alle tradizioni gastronomiche del Natale. Si tratta di un prodotto da forno a pasta morbida, a lievitazione naturale, avente una tipica forma cilindrica che termina in una forma a cupola. È ottenuto da un impasto a base di acqua, farina, burro, uova, al quale si aggiungono frutta candita, scorzette di arancio e cedro e uvetta.
COSA VEDERE
Villa Invernizzi
Situata nel quadrilatero del silenzio, Villa Invernizzi prende il nome dal suo proprietario, famoso imprenditore italiano. La villa è privata ed è famosa soprattutto per il suo parco: dalla cancellata nera e oro si scorge infatti uno stagno con degli splendidi esemplari di fenicotteri rosa, provenienti dall’Africa e dal Cile. Fu proprio il Cavalier Romeo Invernizzi a creare un’oasi adeguata per poterli ospitare e osservare dalla vetrata.
Villa Necchi Campiglio
Nasce tra il 1932 e il 1935 come casa privata circondata da un ampio giardino con campo da tennis e piscina.
L'area, centrale ma tranquilla, apparve infatti attraente ad Angelo Campiglio e alle sorelle Necchi, originari di Pavia, che desideravano un'abitazione a Milano.
Donata al Fai all'inizio del 2000 dalle sorelle senza eredi, è oggi aperta al pubblico: magnifica opera d'arte in sé, è una casa museo ricca di dipinti, sculture, arredi e altri oggetti di pregio appartenuti ai Necchi Campiglio.
Palazzo Sola Busca
Il palazzo fu costruito su un lotto triangolare tra il 1924 e il 1927 su progetto di Aldo Andreani. L'ingresso principale è la parte più decorata, con timpani e balconi realizzati con dovizia di particolari.
Tra le attrazioni del palazzo vi è il citofono in bronzo (dell'ingresso secondario in via Serbelloni 10) a forma di orecchio, opera dello scultore Adolfo Wildt che lo realizzò nel 1927; Wildt era soprannominato l’oregiàt (l'orecchiaio) per l'alto numero di orecchie che aveva scolpito nella sua carriera.
ALTRE INFORMAZIONI
B&B HOTELS
B&B HOTELS ha riconosciuto nei Luoghi ParlantiⓇ uno strumento in linea con la filosofia di innovazione e inclusione del gruppo, racchiusa dal claim Only for Everyone. Il progetto, infatti, è volto a stimolare l’attrattività delle destinazioni e ad offrire al visitatore nazionale ed internazionale un’esperienza autentica ed immersiva, trasformando il semplice turista “mordi e fuggi” in un “residente temporaneo” in collaborazione con il Movimento Life Beyond Tourism - Travel to Dialogue.
FOTOGRAFIE

Bastioni
Porta Venezia, Milano

Fenicotteri
Villa Invernizzi, Milano

Chiesa di San Camillo de Lellis
Milano