Il Konak na Bistriku è un palazzo ottomano situato nella parte vecchia di Sarajevo, un tempo utilizzato come residenza di re, imperatori e dittatori. Oggi, questo palazzo in stile Art Nouveau funge da palazzo presidenziale e rappresenta un’opportunità unica per scoprire la ricca storia della città.
Questo edificio è stilisticamente il più unico di tutto Sarajevo ed è considerato il "cuore marrone" di Sarajevo, in quanto enfatizza davvero la fusione delle culture che caratterizza la Bosnia moderna, un edificio dell'era ottomana ristrutturato ed ampliato dagli austriaci.
Oltre alla sua importanza storica, è anche l'ultimo dei 3 edifici che hanno dato il nome alla città, rendendolo uno dei più importanti per l'identità della città. Infine, l'edificio svolge un importante ruolo politico e simbolico come cuore pulsante dello stato bosniaco e dell'identità culturale bosniaca.
Si dice che Sarajevo sia stata fondata e nominata in onore di un vecchio palazzo ottomano che si trovava non lontano da questo, ma la sua storia è probabilmente più significativa.
Sappiamo che questo edificio fu costruito intorno al 1860 da due architetti francescani della città dalmata di Spalato in stile barocco ottomano/mediterraneo. Durante questo periodo fu la residenza di governatori ottomani e austro-ungarici e fu persino la residenza ufficiale dell'imperatore austriaco Francesco Giuseppe durante la sua visita in Bosnia. È anche il luogo in cui l'erede dell'impero Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia morirono dopo l'assassinio di Sarajevo del 1914.
In seguito, la residenza fu utilizzata da numerosi funzionari di stato e ospiti, tra cui l'ex presidente della Jugoslavia Josip Broz Tito. Oggi la residenza serve come residenza presidenziale ufficiale ed è utilizzata principalmente da dignitari stranieri provenienti da tutto il mondo.
Il Konak na Bistriku si trova nel cuore della città vecchia, nell'ex quartiere latino (cattolico) della città, ed è quindi circondato da luoghi storici che ampliano l'itinerario culturale dei locali.
La posizione dell'edificio agisce quasi come un ponte metaforico tra Oriente e Occidente, poiché a nord del terreno del palazzo si trova la prima moschea costruita a Sarajevo, la moschea degli imperatori, che è notevole non solo per la sua unica bellezza strutturale ma anche per i suoi affreschi ottomani conservati e il cimitero che ancora sfida il tempo.
A nord, invece, si trova il monastero francescano cattolico di Sant'Antonio da Padova, una chiesa austro-ungarica in stile neogotico, che è la più antica chiesa cattolica ancora esistente della città ed è artisticamente unica per la sua facciata rossa vivida e i motivi in vetro colorato.
