Il Re Mbartoua, un uomo con poteri soprannaturali, è una figura emblematica del popolo Gbaya della città di Bertoua, che gli deve il nome. Nato negli anni 1830, Mbartoua proveniva dal Sudan e dalla Repubblica Centrafricana e si era stabilito a Bertoua, nascondendo sempre i suoi poteri soprannaturali. Un giorno, mentre tornava dalla caccia, suo figlio, che lo attendeva al solito posto, vide un branco di bufali spaventati da una tigre che si dirigeva verso suo padre. Preso dal panico, cercò di avvertirlo gridando e agitando le mani. Gli chiese "Papà..." e lui rispose "Non preoccuparti figlio, va tutto bene!". Da quel giorno, seppi che mio padre aveva poteri soprannaturali. Mbartoua, strenuo oppositore della penetrazione tedesca nella regione dell'est del Camerun, dopo la morte del capitano Hans, di cui fu accusato dell'assassinio, il re cercato si rifugiò nella sua grotta nel villaggio di Gounté (a 20 km dalla città di Bertoua). Dopo vari tentativi falliti dell'esercito tedesco di catturarlo, i colonizzatori catturarono mio fratello maggiore Ndiba e minacciarono di giustiziarlo se mio padre non si fosse presentato. Alla luce di ciò, il re uscì finalmente dalla sua grotta, e i tedeschi che gli sparavano si resero conto che i proiettili non lo avevano colpito perché indossava un cappello mistico in testa e vestiva grigio. Minacciarono per l'ennesima volta di uccidere mio fratello se mio padre non avesse rimosso il gris gris che lo proteggeva. Il re alla fine acconsentì e morì per salvare suo figlio NDIBA, che in seguito gli succedette.