i Tabernacoli di Firenze
Via Bufalini angolo Via dei Servi
IL TABERNACOLO
Madonna col Bambino
La Vergine sostiene e osserva con trepidazione venerante, sollevando il braccio destro, il Bambino seminudo che, a sua volta, con posa avvitata, volge la testa a guardare fissamente la Madre. Possiamo scorgere sentimenti velati d'inquietudine che caratterizzano le fisionomie della Madre e del Figlio.
Tabernacolo
L'elegante edicola, è costituita da un tabernacolo quadrangolare culminante in un timpano sotto il quale si dipana un motivo mistilineo di forme mutuate dal Manierismo toscano, ma segnate anche da decorazioni di tipo settecentesco. Questo aspetto è evidente data la fantasiosa ornamentazione sottostante il timpano. Sotto la cornice del dipinto è scolpita la protome di un angioletto.
LA STRADA
VIA BUFALINI
Prende il nome dal medico di Cesena, tra i più insigni clinici del XIX secolo, che fu Senatore a Firenze nel 1860. Anticamente si chiamava via Santo Gilio, poi via dei Cresci, perché questa famiglia vi aveva un palazzo e correva lungo la seconda cerchia di mura, poco lontano dalla Porta di Balla (presso l'odierna via dei Servi). L'intitolazione attuale risale al 1875. Nel XV secolo, la parte a nord di questa via era occupata da un cimitero annesso all'Ospedale di Santa Maria Nuova. Oggi è occupata su quasi tutto il lato nord dalla sede storica della Cassa di Risparmio di Firenze.
AUTORE
Pittore Fiorentino
(metà del sec. XIX) L'avvenenza della fisionomia della Madonna, e la qualità non consueta della pittura, sostenuta da un buon disegno, rivela la mano di un discreto pittore, informato dei modi accademici della prima metà dell'Ottocento.
L'artista
(metà del sec. XIX) Tuttavia gli elementi puristici, e neorinascimentali, se è possibile scorgere nelle figure un raffaellismo certo non dissimulato, sono percorsi da una vena romantica. Si presume, per l'esecuzione del dipinto, percorso da elementi eclettici, una datazione verso il sesto decennio dell'Ottocento.
Curiosità
Un accurato restauro ha restituito all'immagine il delicato colorismo che doveva – forse in misura più consistente, considerando la consunzione naturale della superficie dipinta - caratterizzare la condizione originaria.
ALTRE INFORMAZIONI
Informazioni
AMICI DEI MUSEI FIORENTINI ODV - COMITATO PER IL DECORO
E IL RESTAURO DEI TABERNACOLI Scheda di Bruno Santi - Restauratore: R.A.M., Firenze (1998) - Direttore dei lavori: Litta Medri - Finanziamento: Cassa di Risparmio di Firenze
FOTOGRAFIE
Tabernacolo
Via Bufalini angolo Via dei Servi
Tabernacolo
Via Bufalini angolo Via dei Servi
Tabernacolo
Via Bufalini angolo Via dei Servi