i Tabernacoli di Firenze
Via Folco Portinari
IL TABERNACOLO
Madonna col Bambino
Un tabernacolo solitario e di pregio sul lungo muro che da piazza. Santa Maria Nuova arriva a Via dell'Oriuolo. L'affresco, con la realistica immagine della Madonna che sorregge un Bambino benedicente è, con attribuzione documentata, di Matteo Rosselli e le iscrizioni sul cartiglio e sulla bocchetta delle offerte, poco sotto, ci precisano la data 1618-1621. Ma il più bel suggello del tabernacolo è l'emblema della stampella in rilievo sulla cornice che termina in basso l'edicola di pietra: un sigillo di nobile appartenenza all'ordine ospedaliero
Tabernacolo
Troviamo una bella nicchia di pietra serena con un timpano sagomato ad arco su due capitelli di sobria eleganza sorretti da paraste scolpite con angeli e motivi floreali. Campeggia, al centro del timpano, lo stemma della famiglia Baldovinetti e più precisamente del cardinale di detta famiglia, come ci indica il cappello cardinalizio che lo sormonta.
LA STRADA
VIA FOLCO PORTINARI
Un tempo conosciuta come "Via delle Pappe" per ricordare che qui gli ospedalieri," pappini", ogni giorno distribuivano minestre calde ai poveri della città. Il nome rimase fino a tempi alquanto recenti, quando si decise un doveroso omaggio a Folco Portinari.
AUTORE
Matteo Rosselli
(Firenze, 8 agosto 1578 – 18 gennaio 1650) Membro di una famiglia numerosa ma benestante, all'età di nove anni fu mandato dal padre nella bottega di Gregorio Pagani. La lunga permanenza al fianco di Pagani, protrattasi ben oltre l’immatricolazione all’Accademia del disegno il 26 febbraio 1600, si rivelò decisiva per la crescita professionale del pittore.
L'artista
(Firenze, 8 agosto 1578 – 18 gennaio 1650)
Parallelamente ad alcuni incarichi assunti fuori Firenze, a Roma e non solo, Rosselli entrò nell’orbita medicea prendendo parte agli apparati per le nozze del futuro granduca Cosimo II con Maria Maddalena d’Austria (1608) e per le esequie di Enrico IV di Francia nella chiesa di S. Lorenzo (1610). Da qui in poi il pittore crebbe di notorietà a Firenze, imponendosi presso gli ordini religiosi.
Curiosità
La sacralità di questa nicchia per i fiorentini viene sottolineata dai tanti ex voto che sono stati appesi, nel tempo, intorno all'immagine della Vergine: testimonianza del fervore con cui si invocavano grazie di guarigione.
ALTRE INFORMAZIONI
Informazioni
AMICI DEI MUSEI FIORENTINI ODV - COMITATO PER IL DECORO
E IL RESTAURO DEI TABERNACOLI Scheda di Chiara Sestini e Doretta Ermini - Restauro a cura di Alberto Bruschi
FOTOGRAFIE
Tabernacolo
Via Folco Portinari
Tabernacolo
Via Folco Portinari
Lapide
In memoria di Albertina Bruschi