VILNIUS
Lituania
PERSONAGGI STORICI
Mindaugas
Mindaugas (Lituania, 1200 circa – Lituania, 1263) è stato il primo granduca della Lituania e l'unico re ad essere effettivamente in carica nella storia della Lituania. Si sa poco delle sue origini, della sua infanzia e della sua ascesa al potere; è menzionato in un trattato del 1219 assieme ai duchi anziani (o più influenti) della Lituania e nel 1236 viene descritto come capo di tutti i lituani. Durante l'estate del 1253 fu incoronato re e, all'apice delle sue conquiste, giunse a esercitare il suo dominio su circa 100.000 km² della cosiddetta Lituania propria, un'area popolata, secondo le stime, da 300.000 abitanti. Le terre degli Slavi in suo possesso o sotto la sua sfera di influenza si estendevano per altri 100.000 km². Negli anni Novanta del Novecento, lo storico Edvardas Gudavičius pubblicò una ricerca al fine di ricostruire una data di incoronazione esatta, da lui individuata nel 6 luglio 1253. Attualmente, in quella data ricorre in Lituania la "Festa dello Stato" (in lituano: Valstybės diena).
Vincas Kudirka
Vincas Kudirka (1858 -1899) è stato un poeta lituano, autore dell'inno nazionale Tautiška Giesmė (La canzone nazionale). Kudirka iniziò a scrivere poesie nel 1888 e nello stesso periodo diventò sempre più attivo nel movimento nazionalista lituano. Assieme ad altri studenti lituani a Varsavia fondò la società segreta Lietuva ("Lituania"). L'anno dopo la società iniziò a pubblicare il giornale clandestino Varpas ("La Campana"), di cui Kudirka fu direttore e giornalista per dieci anni. Sul numero 6 di Varpas del settembre 1898 pubblicò il testo di Tautiška Giesmė ("La canzone nazionale"), che sarebbe diventato successivamente l'inno nazionale lituano, di cui Kudirka compose anche la musica.
Kudirka diede grande impulso alla cultura lituana. Scrisse un manuale di scrittura e un articolo sui principi della versificazione. Curò una raccolta in due volumi di canzoni popolari lituane. Fu un apprezzato scrittore satirico. Morì di tubercolosi nel 1899, poco più che quarantenne. Sulla sua lapide venne incisa la seconda strofa di Tautiška Giesmė.
Svetimi dūmai akis graužia
Meglio il pane secco a casa propria che l'arrosto a casa d'altri.
COSA MANGIARE
Vedarai
In tutti i locali della città troverete il Vedarai, uno dei piatti tradizionali più amati in Lituania. Si tratta di una salsiccia di patate tritate farcita con intestino di maiale: un piatto molto gustoso, solitamente servito insieme a verdure fresche o purè di patate.
Cepelinai
Tra i piatti tipici lituani, uno dei più gustosi sono sicuramente le cepelinai, dei grandi gnocchi di patate con un ripieno a base di carne o formaggio, serviti insieme a una salsa a base di panna acida, e accompagnati da pancetta o funghi.
šaltibarščiai
Un altro piatto tipico della tradizione lituana è la šaltibarščiai, vale a dire la zuppa fredda di barbabietole, un piatto di derivazione polacca che sicuramente saprà stupirvi. Da consumare in estate, per il suo sapore rinfrescante, solitamente si accompagna a patate lesse da intingere. La sua variante calda (barščiai) viene chiamata burokėlių sriuba è ottima invece da consumare in inverno, e viene servita con panna acida.
COSA VEDERE
Le tre croci di Vilnius
Secondo la leggenda le Tre Croci di Vilnius si trovano nel luogo dove vennero martirizzati un gruppo di monaci francesi di un vicino monastero. Secondo il racconto popolare, 7 vennero uccisi e altri 7 legati a croci di legno e buttati nel fiume, con la raccomandazione di tornarsene da dove erano venuti. Le croci che si trovano oggi sulla collina non sono quelle del 1400 perché sono state più volte distrutte o rimosse, l’ultima volta nel 1950 dal regime sovietico. Quelle che vediamo oggi sono state scolpite nel 1989, subito dopo la caduta del Muro di Berlino. La Collina delle Tre Croci è indubbiamente uno dei luoghi più suggestivi di Vilnius, non tanto per il panorama sulla città ma perché è un luogo di devozione secolare trasformato in simbolo di libertà durante e dopo il Comunismo. La salita verso la collina è faticosa e può essere complicata quando c’è neve o pioggia.
Il castello di Vilnius
Il castello, costruito nel IX secolo, ha svolto il ruolo di dimora del Gran Duca di Lituania dal 1323 ma, soprattutto, quello di costruzione fondamentale nel sistema difensivo della città. Distrutto da un incendio nel 1400, quel che resta sarà devastato fino a non restarne quasi niente. La Torre di Gediminio che potrete vedere adesso è una ricostruzione avvenuta nel 1960 ed è sede di un Museo. Grande importanza simbolica ha, per tutti i lituani, la bandiera nazionale issata sul tetto della torre. Nel corso dei secoli, prima i polacchi, poi i nazisti e poi i russi la strapparono via ma i lituani hanno sempre rialzato il loro vessillo. Dall’alto della torre si ammira un meraviglioso panorama su Vilnius e il territorio circostante.
Monastero Agostiniano
Il monastero agostiniano è un importante sito culturale per la storia di Vilnius. Ha vissuto una serie di eventi storici.
La chiesa stessa è di grande interesse anche dal punto di vista architettonico. In primo luogo, in Lituania, è abbastanza raro trovare un tempio con un'unica torre della facciata anteriore, che è la Chiesa della Madre di Dio della Consolazione. In secondo luogo, la chiesa è l'ultimo edificio barocco a Vilnius. Ad oggi è la sede della European Humanities University. Per gli studenti dell'EHU è importante che l'università si trovi nel centro della città vecchia di Vilnius, inclusa nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
FOTOGRAFIE
Vilnius, Lituania
NIKON CORPORATION NIKON D3500; ƒ/6,3, 1/160 25 мм, ISO 200 ; ALIAKSANDR FURS, ANTANINA KAMELCHYK
Vilnius, Lituania
NIKON CORPORATION NIKON D3500 ; ƒ/10, 1/400, 40 мм, ISO 100 ; ANTANINA KAMELCHYK, RAMAN HANKOVICH
Vilnius, Lituania
NIKON CORPORATION NIKON D3500 ; ƒ/5,6, 1/125, 55 мм, ISO 100 ; ALIAKSANDR FURS, ANTANINA KAMELCHYK
Vilnius, Lituania
NIKON CORPORATION NIKON D3500 ; ƒ/8, 1/250, 24 мм, ISO 100 ; ANTANINA KAMELCHYK
Vilnius, Lituania
NIKON CORPORATION NIKON D3500 ; ƒ/6,3, 1/160, 30 мм, ISO 100; ANTANINA KAMELCHYK, RAMAN HANKOVICH
Vilnius, Lituania
NIKON CORPORATION NIKON D3500 ; ƒ/8, 1/250, 31 мм, ISO 100 ; ANTANINA KAMELCHYK
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